Menti fluttuanti e paesaggi mutevoli. L'Egitto su 'basi spettrali' di Giuseppe Ungaretti

Bok av Vivienne Suvini-Hand
Academic Paper from the year 2017 in the subject Romance Languages - Italian and Sardinian Studies, grade: 1st class, Royal Holloway, University of London (University of London), course: Private research, language: Italian, abstract: L'atteggiamento oscillante di Ungaretti rispetto all'Egitto nelle poesie dell'Allegria deriva in gran parte dal suo problema di identità, e gli studi già svolti su Ungaretti hanno affrontato il problema esclusivamente da questa prospettiva. Questo articolo presenta un nuovo modo di guardare ai sentimenti conflittuali di Ungaretti verso l'Egitto: quello di considerarli come il risultato della sua congenita percezione di questo paese. Ogni qual volta che, nei suoi lavori in prosa, Ungaretti parla dell'Egitto e del suo paesaggio, è sempre, implicitamente o esplicitamente, in termini di contrasti e di opposti. Sono questi contrasti e opposti, esaminati in questo articolo, che generano la rappresentazione ambigua e mutevole del paese nell'Allegria. Nato e cresciuto ad Alessandria, Ungaretti si sentiva un déraciné. Però, questo studio sostiene che la sua mancanza di 'centeredness' proviene anche e soprattutto dalla sua visione dell'Egitto come paese mancante una sicura centralità simbolica. È per questa ragione che Ungaretti va sempre in cerca di un paese nuovo, che sia costante, fermo, invariabile: un paese, tutto sommato, 'innocente'.